Il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – prevede per l’Italia stanziamenti pari a 191 miliardi di fondi per: 

  • innovazione e digitalizzazione;
  • transizione ecologica;
  • inclusione sociale.

Grazie a questi stanziamenti, le aziende possono trovarsi davanti a una grande opportunità per la propria innovazione all’insegna del digitale, usufruendo di crediti d’imposta e di contributi a fondo perduto.

Il PNRR è davvero un’opportunità per le imprese? 

Cosa si possono aspettare? 

Scopriamolo in questa guida! 

PNRR: cos’è

Si tratta di un documento che descrive il modo in cui verranno investiti i fondi europei destinati all’Italia nell’ambito dell’iniziativa Next Generation EU. Il PNRR illustra quali sono i progetti da realizzare nell’arco di 6 anni – dal 2021 al 2026 – per modernizzare il Paese. Inoltre, indica come saranno gestite le risorse che sono state assegnate e scandisce il calendario di riforme richieste per la sua attuazione. 

Il documento approvato dal Parlamento italiano individua 16 componenti di investimento, raggruppate a loro volta in 6 missioni:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. Istruzione e ricerca;
  5. Inclusione e coesione;
  6. Salute.

Gli obiettivi del PNRR

Gli obiettivi del PNRR sono essenzialmente tre: 

  • riparare i danni economici, sanitari e sociali causati dalla pandemia da Covid-19; 
  • affrontare alcune criticità che da decenni caratterizzano l’impianto economico dell’Italia, quali: la bassa produttività in agricoltura, le scarse competenze digitali degli operatori dell’industria, l’arretratezza tecnologica, l’elevato tasso di disoccupazione, i divari territoriali, la disparità di genere;
  • imprimere un’accelerazione alla transizione ecologica grazie all’adozione di nuovi modelli di consumo e di produzione più rispettosi dell’ambiente e degli individui che lo vivono e più etici e circolari.

PNRR: gli stanziamenti per le imprese

Sono molte risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sono destinate alle imprese. Gli interventi coperti dalle agevolazioni riguardano soprattutto: 

  • marketing digitale;
  • infrastrutture di comunicazione;
  • acquisto di hardware e beni strumentali;
  • software;
  • formazione e lo sviluppo delle competenze digitali per gli operatori del settore.

Vediamo adesso una panoramica degli stanziamenti più consistenti previsti dal PNRR per le imprese.

Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Quella prevista per questo bando è una dotazione consistente di agevolazione – 1,78 miliardi di euro – per potenziare il turismo sostenibile e la qualità dell’ospitalità. 

Entro dicembre 2022 sono stati erogati 150 milioni di euro del Fondo Nazionale del Turismo da destinare all’equity support e 350 milioni del fondo BEI (Banca Europea degli Investimenti) da allocare a progetti di turismo sostenibile. 

Entro dicembre 2025 la situazione sarà questa: 

  • almeno 3.500 imprese turistiche potranno beneficiare del credito d’imposta;
  • 11.800 imprese turistiche potranno essere sostenute dal Fondo di Garanzia per le PMI; 
  • 300 imprese turistiche potranno essere sostenute dal Fondo Rotativo.

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Innovazione e meccanizzazione del settore agricolo e alimentare

Per questo bando sono stati previsti stanziamenti per 500 milioni di euro, con l’obiettivo di promuovere la trasformazione del settore primario verso modelli di Agricoltura 4.0. 

Almeno 10.000 imprese alimentari e agricole, entro dicembre 2024 dovranno aver ricevuto un sostegno economico – che sarà variabile a seconda dei casi – da investire nella bio-economia, nella digitalizzazione e innovazione dei macchinari e nell’economia circolare.

Investimento nel sistema della proprietà industriale

Questo bando, con un investimento di 30 milioni di euro, va ad assicurare il sostegno finanziario a strumenti di valorizzazione dei titoli e dei brevetti di proprietà intellettuale. 

Entro dicembre 2023 dovranno essere potenziati gli stanziamenti previsti dalla misura Brevetti+, mentre entro dicembre 2024 dovranno essere avviati i primi Proof of Concept presso PMI ed enti pubblici. 

Infine, entro dicembre 2025 dovranno essere attuati almeno 254 progetti sostenuti da finanziamenti previsti dagli Uffici per il Trasferimento Tecnologico (TTO) e dalle iniziative Brevetti+.

Transizione 4.0

Questo bando promuove la trasformazione digitale dei processi produttivi e rappresenta un’evoluzione del precedente piano Industria 4.0. Per farlo è stata prevista una dotazione iniziale di 13,38 miliardi di euro e un’ulteriore finanziamento di 5,08 miliardi – Fondo Complementare. 

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Digitalizzazione della catena logistica

L’obiettivo di questa misura è quello di aumentare la competitività delle aziende che operano nel settore della logistica, puntando principalmente su tre aspetti: 

  • dematerializzazione dei documenti;
  • scambio in digitale di dati e informazioni;
  • semplificazione delle procedure.

Con un investimento di 250 milioni di euro, entro giugno 2024 almeno il 70% dei sistemi portuali e della logistica dovrà essere interoperabile e compatibile, abilitando uno scambio fluido dei dati.

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