Si è tenuta sabato, 27 Luglio 2024, presso il Giardino dell’Hotel Murmann di Maratea la IV Tappa del Roadshow della No Code Academy.

Ospitata nell’ampio programma del Festival del Cinema Marateale, giunto alla sua XVI edizione, rappresenta un’importante  occasione per dialogare con la filiera del cinema e dell’audiovisivo su un tema di grande attualità: l’importanza della transizione digitale nell’industria cinematografica e il ruolo che le tecnologie No Code possono avere in questo processo.

La No Code Academy si rivolge alle Imprese Culturali e Creative mettendo a disposizione servizi di consulenza e formazione gratuiti, poichè finanziati da fondi PNRR nell’ambito delle misure del Next Generation EU.

Il Roadshow è l’occasione per presentare l’ampia gamma di attività previste dal progetto NoCode Academy  e per intercettarne i beneficiari.

Ma perchè è importante accompagnare la transizione digitale del settore audiovisivo e a che punto sono le Piccole e Medie Imprese della filiera in Italia? Scopriamolo insieme in questo articolo!

La Digitalizzazione del Cinema e dell’Audiovisivo: Un Nuovo Capitolo nella Storia dell’Intrattenimento

Negli ultimi decenni, la digitalizzazione ha trasformato profondamente il settore del cinema e dell’audiovisivo, aprendo nuove possibilità creative e modificando il modo in cui il pubblico fruisce dei contenuti.

Tra gli impatti più rilevanti vi è certamente:

  • Il miglioramento della qualità visiva e sonora dei film, grazie a risoluzioni elevate come il 4K e l’HDR (High Dynamic Range) che offrono esperienze visive più nitide e dettagliate; 
  • una distribuzione piu’ rapida e a costi ridotti rispetto alle copie fisiche;
  • una conservazione dei film più efficace, che previene il deterioramento delle pellicole analogiche. 
  • modelli di consumo dei contenuti audiovisivi differenti. Le piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ hanno cambiato il modo in cui il pubblico accede ai film e alle serie TV, favorendo la visione on-demand rispetto alla fruizione tradizionale nei cinema o in TV.
  • sale cinematografiche rinnovate, costrette a reinventarsi per competere con l’home entertainment. Alcuni cinema hanno introdotto proiezioni in 3D, esperienze immersive con poltrone mobili e schermi IMAX per attirare spettatori.

Nell’immediato futuro sarà sempre maggiore l’impatto del digitale nel settore. Tra le innovazioni più interessanti vi sono quelle generate da:

  1. l’Intelligenza Artificiale (IA): L’IA sta iniziando a giocare un ruolo cruciale nella produzione e post-produzione dei film, dall’editing automatico alla creazione di scenari virtuali.
  2. La Realtà Virtuale e Aumentata: La VR e l’AR stanno aprendo nuove frontiere per l’intrattenimento immersivo, offrendo esperienze coinvolgenti che vanno oltre la visione tradizionale.
  3. La Blockchain: La tecnologia blockchain potrebbe rivoluzionare la gestione dei diritti d’autore e la distribuzione dei contenuti, rendendo più sicuro e trasparente il mercato digitale.

Il settore continua a evolversi, promettendo un futuro ricco di innovazioni e possibilità.

La Digitalizzazione delle PMI nel Settore Audiovisivo: Opportunità e Sfide

Il settore audiovisivo in Italia è un pilastro fondamentale dell’economia creativa e culturale del Paese. Le Piccole e Medie Imprese (PMI) costituiscono una parte significativa di questo settore. Secondo i dati dell’ISTAT sono attive circa 6.000 PMI che spaziano dalla produzione cinematografica e televisiva, all’animazione, ai servizi di post-produzione, fino alla distribuzione di contenuti. Un sondaggio condotto da Unioncamere nel 2023 ha rilevato i seguenti dati:

  • L’85% delle PMI utilizza software di editing digitale come Adobe Premiere, Final Cut Pro e DaVinci Resolve.
  • Circa il 60% delle PMI ha integrato software per animazione ed effetti speciali, come After Effects e Blender, nei loro processi produttivi.
  • Il 55% distribuisce i propri contenuti attraverso piattaforme di streaming come YouTube, Vimeo e Netflix. 
  • L’80% delle PMI utilizza i social media per promuovere i propri contenuti. Facebook, Instagram, e TikTok sono le piattaforme più utilizzate per il marketing e la promozione dei prodotti audiovisivi.
  • Il 65% delle PMI utilizza software come Trello, Asana e Monday.com per la gestione dei progetti, migliorando la pianificazione e la collaborazione tra i team.
  • Circa il 45% delle PMI ha adottato soluzioni di automazione per migliorare l’efficienza operativa, come l’automazione delle campagne di email marketing e la gestione automatica dei contenuti.

Un settore ad alta innovazione che manifesta una tendenza importante verso la digitalizzazione. Tuttavia, va rilevato che a seconda della dimensione dell’impresa la penetrazione del digitale assume una portata differente.

No Code: La Rivoluzione Silenziosa nell’Industria Audiovisiva

Una delle tendenza significative negli ultimi anni è l’ascesa del movimento “No Code”, che promette di democratizzare la produzione audiovisiva, rendendo accessibili strumenti avanzati anche a chi non possiede competenze tecniche di programmazione. 

Una serie di strumenti e piattaforme permettono agli utenti di creare applicazioni, siti web, automazioni e molto altro senza la necessità di scrivere codice, utilizzando interfacce grafiche intuitive, drag-and-drop e moduli preconfigurati.

Le applicazioni del No Code al settore audiovisivo possono essere così sintetizzate:

  1. Creazione di Contenuti
    • Editing Video e Animazioni: Strumenti come Canva, Lumen5 e Animoto permettono di creare video professionali con facilità, combinando clip, immagini, testi e musiche tramite semplici interfacce drag-and-drop.
    • Effetti Speciali: Piattaforme come RunwayML sfruttano l’intelligenza artificiale per applicare effetti speciali avanzati ai video senza bisogno di complessi software di editing.
  2. Automazione dei Processi
    • Gestione dei Progetti: Strumenti No Code come Airtable e Trello possono essere utilizzati per gestire la produzione audiovisiva, organizzare le riprese, tracciare le scadenze e coordinare i team.
    • Automazione del Workflow: Servizi come Zapier e Integromat permettono di automatizzare le attività ripetitive, come l’invio di notifiche, la sincronizzazione dei file e la gestione delle approvazioni, migliorando l’efficienza del flusso di lavoro.
  3. Distribuzione e Marketing
    • Piattaforme di Streaming: Con strumenti come Uscreen e Vimeo OTT, i creatori possono lanciare le proprie piattaforme di streaming senza necessità di sviluppare un’infrastruttura da zero.
    • Campagne di Marketing: Il No Code consente di creare landing page, automazioni di email marketing e gestire i social media con strumenti come Mailchimp, Webflow e Buffer.

Sono diversi e importanti i vantaggi che il No Code può portare nell’industria audiovisiva, in particolare rispetto all’ampio panorama delle PMI. Nello specifico in termini di: 

  1. Accessibilità
    • Democratizzazione della Creazione: Il No Code abbassa le barriere all’entrata, permettendo a chiunque di partecipare alla creazione di contenuti audiovisivi, indipendentemente dalle competenze tecniche.
    • Risparmio di Tempo e Costi: Con il No Code, è possibile sviluppare soluzioni rapidamente e a costi ridotti, senza dover investire in costosi sviluppatori o software complessi.
  2. Flessibilità e Innovazione
    • Iterazione Rapida: I creatori possono sperimentare nuove idee e iterare rapidamente, adattando i loro progetti in tempo reale.
    • Integrazione con Altri Strumenti: Le piattaforme No Code sono spesso altamente integrabili con altri strumenti e servizi, permettendo una maggiore personalizzazione e scalabilità.

Il movimento No Code rappresenta, di fatto, una rivoluzione potente nell’industria dell’audiovisivo. Grazie alla sua capacità di rendere accessibili strumenti avanzati a un pubblico più ampio, il No Code sta democratizzando la creazione di contenuti e aprendo nuove possibilità creative. Se sei interessato a partecipare alla NoCode Academy iscriviti ora

Le applicazioni del No Code al settore audiovisivo possono essere così sintetizzate:

  1. Creazione di Contenuti
    • Editing Video e Animazioni: Strumenti come Canva, Lumen5 e Animoto permettono di creare video professionali con facilità, combinando clip, immagini, testi e musiche tramite semplici interfacce drag-and-drop.
    • Effetti Speciali: Piattaforme come RunwayML sfruttano l’intelligenza artificiale per applicare effetti speciali avanzati ai video senza bisogno di complessi software di editing.
  2. Automazione dei Processi
    • Gestione dei Progetti: Strumenti No Code come Airtable e Trello possono essere utilizzati per gestire la produzione audiovisiva, organizzare le riprese, tracciare le scadenze e coordinare i team.
    • Automazione del Workflow: Servizi come Zapier e Integromat permettono di automatizzare le attività ripetitive, come l’invio di notifiche, la sincronizzazione dei file e la gestione delle approvazioni, migliorando l’efficienza del flusso di lavoro.
  3. Distribuzione e Marketing
    • Piattaforme di Streaming: Con strumenti come Uscreen e Vimeo OTT, i creatori possono lanciare le proprie piattaforme di streaming senza necessità di sviluppare un’infrastruttura da zero.
    • Campagne di Marketing: Il No Code consente di creare landing page, automazioni di email marketing e gestire i social media con strumenti come Mailchimp, Webflow e Buffer

 

In sintesi, l’intersezione tra no code e audiovisivo rappresenta una potente sinergia che sta ridisegnando i confini della creatività e dell’innovazione. Se sei un’impresa del settore audiovisivo entra a far parte della rivoluzione digitale  No Code, partecipa alla No Code Academy.