E-mail marketing: le 3 regole dei professionisti per cominciare
E-mail marketing e obiettivi di strategia sono due elementi che si danno spesso la mano. Ma non è sempre facile capire quanto abbiano bisogno di camminare in parallelo, perché non è sempre facile capire come si mette in piedi una buona strategia di e-mail marketing.
L’e-mail marketing è in molti casi uno strumento ancora troppo sottovalutato. Lo notiamo spesso quando parliamo con i nostri clienti o ci scambiamo pareri con gli addetti ai lavori. Eppure, un customer journey che si rispetti, che segua una strategia ben definita e che persegua obiettivi precisi difficilmente può farne a meno.
Perché l’e-mail marketing è il cuore dell’inbound marketing, quella forma di branding che ha superato di slancio la vecchia pubblicità e ha abbracciato valori e usi dei consumatori per avvicinarli a sé. Possiamo anzi dire che l’e-mail marketing, oggi, fonde le due anime inbound e oubound marketing e trae fuori il meglio da entrambe.
Possiamo riassumere i punti di forza dell’e-mail marketing così:
- Parla direttamente al tuo target
- Sceglie un preciso linguaggio e si rende molto comprensibile
- E più veloce
- Costa molto di meno rispetto alla sua controparte cartacea (come ad esempio, l’invio di cataloghi per posta ordinaria)
Ora, è importante non pensare che l’e-mail marketing sia una sorta di bacchetta magica o che possa cancellare con un colpo di spugna l’impiego di strumenti che non rientrano nella sfera digital. La prima lezione del marketing, infatti, è che per far funzionare una strategia occorre testare e integrare gli strumenti.
Non è un caso, infatti, che IKEA continui a spedire il suo catalogo cartaceo.
Da dove cominciare, quindi per inserire fruttuosamente l’e-mail marketing tra i nostri strumenti strategici? I professionisti cominciano sempre da 3 piccole regole su cui basare il proprio lavoro.
L’e-mail marketing dal mondo dell’e-commerce al local e ritorno
Dobbiamo moltissimo all’e-mail marketing, sia in ambito e-commerce che local. Dati alla mano, è uno strumento formidabile per portare a termine gli obiettivi del nostro business ed è un tassello fondamentale nel Customer Journey. Questo vuol dire che qualsiasi tipo di business può giovarsene con profitto, proprio perché si tratta di uno strumento molto versatile.
Secondo VentureBeat Insight, l’e-mail marketing è capace di generare il massimo ritorno sull’investimento (ROI) tra i canali digital più comuni. L’84% dei marketers ritiene che sia fondamentale per fidelizzare i clienti.
L’e-mail marketing ha le sue regole e i suoi percorsi accidentati, ma ha anche una marcia in più che si chiama automazione. Se usato bene, l’e-mail marketing:
- Fidelizza i tuoi clienti già acquisiti
- Ti permette di non dipendere dal flusso di clienti nuovi
- Ti aiuta a costruire il tuo brand
- Cerca e individua un nuovo target profilato
Quattro punti abbastanza “pruriginosi” per far correre ai ripari quelli di noi che non hanno ancora messo in piedi una strategia di e-mail marketing strutturata.
Sia chiaro anche e soprattutto nell’e-mail marketing nessun tipo di contenuto può essere lasciato al caso, neanche nelle e-mail automatizzate.
Ecco, dunque, le 3 regole di base seguite dai professionisti del digital.
Le 3 regole fondamentali dell’e-mail marketing
1. La strategia è sempre alla base
L’e-mail marketing deve essere iscritto in una strategia integrata di strumenti funzionali e ben individuati rispetto a una segmentazione iniziale del target di riferimento. Non si scrivono e-mail slegate da una strategia, perché la strategia delinea gli obiettivi e aiuta tantissimo a scrivere la e-mail nel giusto stile.
Ad esempio, se la strategia mira a generare traffico sul sito, occorre organizzare delle CTA (Call to Action) interessanti, con un copy che non confonda ma che solletichi le dita a fare clic. Il focus è lì, si risparmia sul resto e si crea un climax che culmini nella CTA di interesse.
2. A parlare è il brand
Le nostre e-mail non ci appartengono, ma appartengono al brand. Cosa vuol dire questo? Che anche nella scrittura delle e-mail valgono le buone regole del dosaggio, ma vale anche e soprattutto l’immagine del brand che sta in effetti inviando le e-mail. Non importa quanto lunga o corta sia l’e-mail che viene scritta: deve essere associabile al brand in questione a occhi chiusi!
Se il brand per il quale scriviamo ha un suo linguaggio che funziona per il suo target, stravolgerlo senza una chiara strategia sarebbe un errore. Lo stile di comunicazione non deve disorientare il target. Il brand parla in modo spiritoso? Bisogna mantenere questa linea. E se il brand ha una linea grafica e dei colori riconoscibili (bingo!) bisogna scrivere nella cornice di quei colori e restare in continuità con essi. La comunicazione del brand è sempre inclusiva, non crea distacco, ma da’ sempre l’impressione al target di essere parte di un gruppo. E il gruppo parla la stessa lingua!
3. Parola d’ordine: semplicità
Il concetto più potente nel marketing è possedere una parola nella mente del cliente potenziale. E nella mente del cliente potenziale è difficile che ci sia un parolone dantesco. Puntare ai concetti semplici, immediati, diretti, quelli tattili che evocano subito un’immagine e restituiscono una percezione sono quelli vincenti. Come ai tempi della scuola, il vocabolario fa ancora la sua figura in questo mestiere. Sembrerà strano, ma le nostre sovrastrutture – persino le nozioni di cultura che abbiamo accumulato negli anni – rischiano di buttarci fuori strada.
Bisogna essere diretti e guidare il target a compiere un percorso chiaro, dando indicazioni che non lascino spazio ad altre interpretazioni. Descriveremo, dunque, i benefici come se li sentissimo sulla tua pelle, entrando nel merito. Più chiare saranno le indicazioni, più il target farà quello che gli chiediamo di fare, compreso cliccare su quel tasto che converte al sito!
La regola evergreen
Questa regola vale per tutti i processi di marketing: parliamo della capacità e della pazienza di testare. Questo vuol dire che per capire quale strategia di e-mail marketing funziona di più occorre creare più test e monitorarne i risultati.
Un aspetto che certamente non può essere lasciato al caso e che sempre di più, proprio per la sua complessità e per i tempi di realizzazione, è affidato ai professionisti del settore, in grado di creare un piano integrato di marketing.
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