.Bubble e l’onda anomala da 100 Milioni di dollari del No-code
Le caratteristiche ci sono tutte: un finanziamento di 100 Milioni di dollari, una tecnologia emergente, un startup che ha incubato e sviluppato per 10 anni la propria piattaforma. Ma anche una storia maledettamente romantica, fatta di incroci di culture (Emmanuel Straschnov, uno dei due fondatori, è francese, immigrato in USA), di visione del mondo a lungo termine, di amicizia, di fame e follia.
E’ così .Bubble si presenta con una notizia che ha lasciato tutti a bocca aperta: il 27 Luglio 2021 ha chiuso un round di tipo A con un finanziamento da 100 Milioni di dollari. Betaworks, così come importanti angel tra cui i fondatori di Hootsuite, Peloton e Datadog, si sono uniti al round, con una maggiore partecipazione degli investitori esistenti tra cui Signalfire e Neo.
Certo una notizia sensazionale per tutto l’ecosistema No-code, ma è solo la conferma di un’onda anomala che sta crescendo ed è ormai irrefrenabile nel mondo dello sviluppo orientato al web. E’ solo di pochi giorni fa la notizia che sulla stessa .Bubble sono ben 1 Milione gli utenti che si sono registrati ed ogni giorno sviluppano i propri progetti.
No-code è ora un movimento e un ecosistema, con una miriade di educatori, agenzie, evangelisti, leader di pensiero, creatori di strumenti e imprenditori che si aiutano a vicenda per creare la prossima evoluzione del web.
Negli anni ’80 e ’90, gli ingegneri costruivano prodotti in modo che le persone non avessero bisogno di “parlare computer“. Apple e Microsoft hanno fatto la loro fortuna rendendo l’informatica accessibile a tutti, attraverso un’esperienza utente visiva e intuitiva. Quando sono stati fondati, le persone dovevano padroneggiare la riga di comando per usare i computer. Il Mac II e Windows hanno sostituito questa riga di comando con un’interfaccia utente grafica, consentendo l’espansione dell’uso del computer da pochi specialisti a quasi tutti. Questa è una tendenza generale nella tecnologia: tutto diventa più facile nel tempo e, mentre lo fa, più persone lo usano.
Per questo motivo in Broxlab abbiamo deciso già dal 2020 di abbracciare la filosofia No-code. Con il No-code si può arrivare velocemente a testare un’idea, sviluppare un mvp, sperimentare un prodotto/servizio, digitalizzare i propri processi senza attendere i tempi e supportare i costi di tecnici e programmatori.
Siamo convinti che questa tecnologia unita ad una metodologia di sviluppo Agile sarà la prossima onda anomala con cui si svilupperà il web. E noi siamo già pronti a cavalcarla.
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